Il New Yorker stronca quasi senza appello In Treatment, la nuova serie di HBO in cui Gabriel Byrne interpreta il ruolo di uno psicoterapeuta. Brutti dialoghi e ambientazione poco credibile, dice il New Yorker. Soprattutto, incredibilmennte, non si parla mai di farmaci.
«...the subject of medication never comes up once in a month’s worth of episodes. This really isn’t America».
Qui, invece, la rassegna stampa di Metacritic.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
in compenso il NYTimes lo definisce “mesmerizing”, e sul fatto che non parli di farmaci ipotizza che proprio questa sarà la ragione del suo insuccesso, perché nessuno lo prenderà sul serio...
RispondiEliminaIl New Yorker dice anche che lo studio di Byrne non è credibile: foto dei figli, lui che va in barca, una valanga di dettagli personali quando si sa che la prima regola di ogni bravo terapeuta è di rimanere neutri. Piuttosto: si capisce di che orientamento è? Voglio dire: tra un freudiano e un comportamentista passa tutta la differenza di questo mondo.
RispondiEliminaPiuttosto: si capisce di che orientamento è?
RispondiEliminajunghiano tendenza Frasier. Il massimo di farmaci a cui può arrivare è il Martini cocktail.
Prima puntata con la prima paziente che è si è innamorata di lui. Non immagino pesnare cosa si inventeranno per la seconda se alla prima si sono già giocati questo grande classico
RispondiElimina