venerdì 1 febbraio 2008

Qui non si parla del culo di Moretti

Ma della sua faccia. Perchè è una faccia bellissima, intensa, sofferente, ironica, rassegnata quando deve. Una vera faccia d'attore al servizio di un film con molte cose positive (i dialoghi, ad esempio, finalmente veri, credibili, con gente che dice "che cazzo è successo" e parla come parliamo noi nella vita di tutti i giorni) ma anche con parecchie cose che non funziano (la storia sembra compressa, certi personaggi sono macchiette senza senso, Moretti stesso a volte è troppo surreale, troppo tipicamente morettiano dentro a un film che invece vuole essere piuttosto aderente alla realtà).
Meno male che alla fine tutto quello che rimane è l'espressione della sua faccia, che ormai è la faccia di uno a cui si vuole bene, di un amico, di uno di famiglia. E quando si vede star male uno a cui si vuole bene, be' alla fine è inevitabile soffrire un po' anche noi.

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