venerdì 11 aprile 2008

Ti voterò perché

Sì, certo, la lotta al precariato e alla mafia, diminuiamo le tasse e alziamo i salari, combattiamo l'evasione e sveltiamo la burocrazia, dimezziamo i ministri e la spesa pubblica, la laicità dello stato (vabbe', una specie di) e il cambiamento, e l'energia alternativa e i contributi alla ricerca, e le unioni civili (sì, vabbe', anche queste insomma...) e l'ambientalismo e le donne e gli asili. Sono tutti buoni motivi per votarti, certo, ma giovedì sera, sotto la pioggia, mentre tu parlavi di sogni e di speranze, della vita e dell'avventura, di Kennedy, dell'America, della bellezza del rischio e dell'arrivare in porti dove non si è stati mai, di giovani e di ambizioni, di cinema, di arte e di musica, ecco mentre tu parlavi ed io ascoltavo tirando su col naso dal freddo, ad un tratto ho capito che non esiste sensazione più importante che un uomo possa regalare ad una donna: quella di farla sentire di nuovo una sedicenne.

2 commenti:

  1. ecco, anche li' sta piu' avanti di Silvio che continua a trattare gli elettori da undicenni scemi

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  2. Verrebbe voglia di titolare questo post "adolescenza inquieta", ma invece si è capito il senso.

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