giovedì 11 settembre 2008

La prossima campagna de Il Foglio ovvero il diritto dell'embrione ad aprire un conto corrente bancario

Ho visto questo film stasera: Il matrimonio di Lorna. I dettagli della storia non sono così importanti, quello che è importante, qui, è la scena in cui la protagonista,Lorna, scopre di essere incinta. Siccome il padre è morto (non posso dirvi di più) e lei non è che se la passi molto bene, come prima cosa decide di abortire. Va in ospedale, un medico raccoglie l'anamnesi, lei si spoglia e quando lui fa per visistarla lei gli si aggrappa al collo tipo koala, si mette a piangere, urla "no, no, non voglio abortire" e scappa via.
Scena successiva: Lorna è in banca, allo sportello, e sta parlando con l'impiegato. Il colloquo si volge più o meno così (giuro):
Lorna: "Vorrei aprire un conto"
Impiegato di banca: "Certo, a nome suo?"
Lorna: "No. Sono incinta. Voglio aprire un conto per il bambino che nascerà""
Impiegato di banca: "Sì, certo. Apre un conto a nome suo e poi lo intesta al bambino quando nasce""
Lorna: "No, voglio aprilo a nome del bambino. Adesso. Voglio aprire un conto per il mio bambino""
Impiegato di banca: "Signora, non è possibile. Non posso aprire un conto a nome di qualcuno che non esiste ancora"

1 commento:

  1. poi come continua?
    arriva ferrara e da dell'assassino senzadio all'impiegato di banca? nel secondo tempo la palin dichiara guerra a banca intesa?

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