venerdì 17 ottobre 2008

The Human League

Più di un anno fa intervistai a Londra Rupert Everett, in occasione dell'uscita del suo libro, Bucce di banana. Siccome nel libro si parla a lungo di lei (per altro in termini che lasciano trasparire amore puro), chiesi a Everett notizie di Madonna. Lui disse che era da un po' che non si sentivano, che lei si era molto offesa e che l'ultima volta, al telefono, era stata addiritura gelida. La teoria riportata nel libro di Everett e che lui mi ripetè a voce anche quel giorno, è che Madonna non aveva quasi più niente di umano. "She's not human" continuava a dire, e non lo diceva con cattiveria né come un'offesa, ma come una constatazione oggettiva, quasi con ammirazione, sicuramente con la consapevolezza che l'umanità è il prezzo da pagare per arrivare dove è arrivata lei e che anche volendolo pagare, quel prezzo, non è da tutti riuscirci. L'unica cosa che ancora la rendeva minimamente umana era il marito Guy Ritchie: un uomo sostanzialmente normale, con abitudini normali (il pub con gli amici, la partita di calcio la domenica, i weekend in campagna) con il quale lei aveva anche il lusso di annoiarsi (nel dvd di The confession tour c'è una scena bellissima di Guy e Madonna che festeggiano al pub sotto casa con lui che si ubriaca con gli amici e lei che si addormenta sul divanetto come una moglie qualsiasi). Ora che Guy Ritchie non c'è più, di Madonna rimangono - ahimè - solo gli aspetti più inquietantemente extraterrestri, a metà tra il manga (quegli occhi! le guance! la faccia intera!) e il fumetto di fantascienzza (la setta religiosa! l'ossessione per la giovinezza!). Non fosse già abbastazna triste questo, c'è pure che un po' noi l'avevamo creduto che due così diversi si potessero amare davvero . Così come avevamo creduto che sotto quella gelida perfezione e quei bicipiti scolpiti fosse rimasto qualcosa della ragazza con il vestito da sposa e le croci: rotondetta, ma, appunto, molto, molto più umana. A meno di non voler pensare che chiamare il tuo ex marito da meno di un giorno "emotionally retarded" sia in fondo un segno di umanità (ha un cuore! sta soffrendo!) e allora stai a vedere che ne esce bene anche questa volta e allora sì che questa donna è davvero un genio.

5 commenti:

  1. Mah, secondo me ha voluto semplicemente "sloganizzare" (a fini stampa e comunicazione) la sua situazione odierna. L'ha reso format.
    L'umanità, quella reale e non quella rappresentata, è un'altra cosa e temo che sia assai lontana da tutto ciò.

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  2. la adoro a prescindere.
    peccato, per i mariti ha sempre avuto un ottimo gusto.
    Laura

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  3. nel numero celebrativo dei 40 anni di Time Out qualche settimana fa c'era un bel estratto da una sua vecchia intervista alla rivista alla fine degli anni 80. Madge raccontava dell'inizio della sua carriera. E di quando arrivata da non molto a NY alla fine degli anni 70 viveva in uno squat nel Garment District (che allora era ben diverso...). Una warehouse abbandonata senza acqua corrente o luce, dove una notte scoppio' un incendio che sveglio' lei gli altri residenti e la convinse terrorizzata a fuggire a non tornarci mai piu' in quella topaia. E commentava che forse quelle esperienze li dei primi anni, oltre a darle la determinazione necessaria per la sua successiva carriera, le hanno lasciato quei segni del carattere che portano in molti oggi a considerarla "a weird bitch". Magari anche quella storia e' fuffa. O come dice emmebi fa parte del format. E pero'...

    Paddick

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  4. come sei cinico emmebi :)

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