Quando comprai casa, ormai cinque anni fa, piansi per un mese intero: più precisamente per i quindici giorni antecedenti alla firma del rogito e per i quindici succesisivi allo stesso.
Ieri, dopo aver firmato il compromesso di vendita per quella stessa casa, ho iniziato a piangere. Praticamente non ho ancora smesso, salvo qualche pausa qua e là.
É chiaro che la compravendita immobiliare è uno sport troppo duro per il mio fragile sistema nervoso.
(non è che sono triste di vendere casa, così come non ero triste quando l'ho comprata. epperò piango. il mattone mi commuove)
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Beh, è naturale. La casa è qualcosa di vivo. Durante gli anni in cui uno ci abita, acquisisce delle vibrazioni. E' come succede con i cani: si dice che le persone finiscono con tempo per assomigliare ai propri cani. Ecco, credo accada lo stesso con le case. Chi non ha questa empatia, diventa automaticamente uno speculatore immobiliare.
RispondiEliminaPiù semplicemente: sto diventando vecchia e non sopporto più i cambiamenti
RispondiEliminae poi, con quello che ci vuole per organizzare un trasloco!! meglio di una dieta
RispondiEliminala mamma di Julian
mamma di Julian, ma ce l'hai un account skype?? sono mesi che ti cerco!!!! (segue mail)
RispondiEliminaCarramba!
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