domenica 18 ottobre 2009
Chi trova un tassista trova un tesoro
Ieri sera ho rischiato la vita. Il taxi che stava riportando in albergo me e il mio amico è stato centrato in pieno da un pirata della strada che stava percorrendo via Nazionale a velocità piuttosto sostenuta. L'impatto è stato fortissimo: sono volati pezzi di automobile ovunque, la parte anteriore del taxi si è completamente distrutta, il serbatoio ha incominciato a perdere benzina. Siamo scesi dall'auto con le gambe che tremavano. Il tassista - anche lui miracolosamente illeso - ha nell'ordine: incominciato ad inveire, chiamato il 113, si è messo le mani nei capelli urlando "quel bastardo mi ha distrutto la macchina, prendetelo, prendetelo". Io e il mio amico sempre lì, tremanti, in mezzo alla strada. Più il tassista inveiva, più gente si fermava. Tutti a guardare i danni alla macchina e la benzina che usciva dal serbatoio. Noi sempre lì, in un angolo, ignorati da tutti, soprattutto dal tassista. Dopo un quarto d'ora e superato un po' lo choc io e il mio amico ci guardiamo: "Direi che possiamo andare". Una tassista donna che si era fermata a guardare l'incidente si offre di accompagnarci ai rispettivi alberghi. Facciamo per salire in macchina quando il tassista finalmente si ricorda di noi: "Aò ma che la corsa nun me la pagate?".
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Che tassista simpatico!
RispondiEliminaStava già facendo i conti dei danni alla macchina...
RispondiEliminaCapisco che il tassista poteva '' anche '' preoccuparsi delle condizioni di salute dei passeggeri ( ma forse neanche delle sue si è preoccupato ), inoltre gli stessi passeggeri, come si intuisce dal loro racconto, sono scesi dal taxi con le loro gambe, magari spaventati dall' incidente con le gambe tremolanti, ma credo che anche il tassista abbia accusato gli stessi effetti, magari anche maggiori, e lo stesso probabilmente ha ritenuto che non sussistessero condizioni urgenti per i clienti, cosa che non può essere sfuggita...
RispondiEliminaOccorre capire, dal punto di vista mentale, che la reazione primaria ed istintiva,salvo evidenti conseguenze per i passeggeri, non può non rivolgersi che alle condizioni del mezzo di lavoro, senza il quale il tassista è praticamente rovinato...Capire che la prima cosa da fare era identificare il pirata, nonchè le condizioni del taxi stesso...
Posso capire i clienti che si sono spaventati e sentiti trascurati dal tassista, ma anche loro potevano umanamente considerare le condizioni del conducente...
Per cui, visto che i passeggeri non hanno subito per fortuna conseguenze, e che l' unico a rimetterci seriamente è stato il tassista, non capisco veramente le lamentele del caso, in ogni caso occorre provate a trovarsi in situazioni del genere per poter giudicare...
come si fa a lasciare un comment più lungo del post con dentro scritto assolutamente niente di interessate?
RispondiEliminaConsiderando che l'incidente non è stato causato dal conducente del taxi, non vedo i che cosa vi abbia spinto a credere di non dover pagare la corsa.
RispondiEliminaAnonimo, forse per te il mio commento non è interessante, ma se fossi stato più attento, forse avresti colto gli aspetti psicologici della mia controdeduzione...
RispondiEliminaSolitamente, le persone che pubblicano commenti, se pretendono che gli stessi siano minimamente comprensibili a soggetti dotati di una normale intelligenza, devono per forza di cose impostare un discorso analitico che non si può risolvere in due chiacchiere da bar alle quali tu sei probabilmente abituato...
Il fatto che persone come te possono definire certi commenti poco interessanti, la dice lunga sul loro senso critico e introspettivo.
Inoltre avresti sicuramente fatto più bella figura se avessi postato una tua opinione sul fatto accaduto.
Senza rancore...
Il pirata aveva una benda sull'occhio e un pappagallo sulla spalla? E' possibile sapere chi sia il primo che ha usato questa definizione, e se maschio, appenderlo per le palle all'albero più alto del galeone del Pirata Stradale?
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