venerdì 30 maggio 2008

Cani randagi, cammelli e re magi

A questo punto è chiaro che l'unificatore nazionale, l'uomo capace di mettere insieme quel poco che ancora rimane di divisione ideologica nel nostro paese, l'uomo in grado di piacere trasversalmente a generazioni e classi diverse è Lorenzo "Jova" Jovanotti. E non sto parlando solo del concerto, che è stato pur un bello spettacolo con direttori di giornali, impiegati, modelle, attrici, conduttrici televisive, operai, fruttivendoli, dj, vj, giornalisti vari, produttori, lavoratori occasionali, mamme con bambini, studenti, insomma tutti, ma proprio tutti in piedi a cantare insieme "Sono un ragazzo fortunato perché mi hanno regalato un sogno". Sto parlando dell'aver riunito sotto uno stesso tetto, in una stessa stanza, la più eterogenea gente da party mai vista in vita mia. Un'accozaglia di gente diversissima, come a Milano non capita frequentemente di vedere: alto e basso, destra, sinistra, qualche anarchico e persino una figlia di un presidente del consiglio. Mancava solo Lapo.

4 commenti:

  1. sono già alla dodicesima battuta autocensurata su "direttori di giornali", and counting

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  2. I mean: un direttore di giornale, singolare maschile

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  3. Propongo di modificare il sottotitolo di questo blog con "a un certo punto.. nella stessa stanza" vero leit motiv di queste ultime settimane qui.

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  4. In effetti sono stata a un po' troppe feste ultimamente. Mi aspetta un'estate soitaria. Questioni di karma, come direbbe Sharon Stone (che la scorsa settimana era nella stesa stanza con...)

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