Io: "Non ci credo. Una settimana di telefonate, di picci, di tesoro, di amore e poi stasera mi dice che siccome si è fermato al bar con gli amici e ha fatto tardi allora non viene a casa mia"
AF: "Vuoi la guerra? Che ne dici di: "mi si è scaricato il telefono"?"
Io: "Ok. Hai vinto tu".
giovedì 24 dicembre 2009
martedì 22 dicembre 2009
It's their party and I cry if I want to
In questo momento sta andando in onda l'ultima puntata di Condor, la trasmissione di Radio Rai2 condotta da Luca Sofri e Matteo Bordone. A parte che la trasmissione a me piaceva, a parte che loro due sono miei amici, a parte che in redazione ci lavorava Ilaria Mazzarotta che è anche lei amica mia, ecco, se queste non fossero motivazioni sufficienti, c'è anche che Condor è stata fino ad ora la prima ed unica trasmissione radiofonica ad avermi invitato come ospite parlante, non una ma ben tre volte. Ciao amici.
domenica 20 dicembre 2009
... per tutto il resto ci sono gli amici froci/5
AF: "Dai, è carino"
Io: "Mah"
AF: "Guarda che ti ho visto trombare di molto peggio"
Io: "Senti chi parla"
AF: "Ma se non trombo da una vita. Ormai solo limonare come i sedicenni. Limonare è la vera tendenza del 2010. Come il ritorno alla sartorialità"
Io: "Ma infatti. Anche io non farei altro"
AF: "E allora limona. È pure carino"
Io: "Eh, ma non è uno tanto da limone, te l'ho detto. È un po' strano"
AF: "E che faceva? Ti leccava le scarpe?"
Io: "Fortunatamente si è limitato a guardarle"
AF: "Magari era un po' fatto"
Io: "Ma no. Tutto l'opposto: non fuma, non beve, un po' fissato con l'igiene"
AF: "Un serial killer!"
Io: "Molto bene. Ti ringrazio"
AF: "Magari ti fa a pezzetti e poi ti mette nel frigo"
Io: "Magari è uno di quelli fissati con la magrezza... "
AF: "E prima di ammazzarti ti riduce all'anoressia. Fossi in te correrei a chiamarlo"
Io: "Vado"
Io: "Mah"
AF: "Guarda che ti ho visto trombare di molto peggio"
Io: "Senti chi parla"
AF: "Ma se non trombo da una vita. Ormai solo limonare come i sedicenni. Limonare è la vera tendenza del 2010. Come il ritorno alla sartorialità"
Io: "Ma infatti. Anche io non farei altro"
AF: "E allora limona. È pure carino"
Io: "Eh, ma non è uno tanto da limone, te l'ho detto. È un po' strano"
AF: "E che faceva? Ti leccava le scarpe?"
Io: "Fortunatamente si è limitato a guardarle"
AF: "Magari era un po' fatto"
Io: "Ma no. Tutto l'opposto: non fuma, non beve, un po' fissato con l'igiene"
AF: "Un serial killer!"
Io: "Molto bene. Ti ringrazio"
AF: "Magari ti fa a pezzetti e poi ti mette nel frigo"
Io: "Magari è uno di quelli fissati con la magrezza... "
AF: "E prima di ammazzarti ti riduce all'anoressia. Fossi in te correrei a chiamarlo"
Io: "Vado"
giovedì 17 dicembre 2009
martedì 15 dicembre 2009
Mammina cara
Pare che Courtney Love abbia perso l'affidamento della figlia Frances Bean. Adesso chi la sente quella. Transennatevi i vostri twitter.
(PS scopro adesso che ha cancellato twitter mesi fa. un'ottima scusa per riaprilo)
(PS scopro adesso che ha cancellato twitter mesi fa. un'ottima scusa per riaprilo)
lunedì 14 dicembre 2009
Quella volta in cui Cantona mi disse che Mourinho è un grande
È veramente un gigante Eric Cantona e fa quasi tenerezza vederlo seduto con le mani conserte come un bravo ragazzo qualsiasi rispondere in un inglese non proprio fluente alle domande dei giornalisti di cinema, lui che è passato alla storia anche per una conferenza stampa surreale in cui - dopo aver tirato un calcio a un tifoso della squadra avversaria - davanti a cronisti increduli che gli chiedevano spiegazione del folle gesto dichiarò: «Quando i gabbiani seguono un peschereccio è perché pensano che le sardine saranno gettate in mare». Era il 1995 e la partita era Crystal Palace contro Manchester United. All’epoca Cantona era “The King”: mito assoluto, giocatore straordinario, in grado di incantare i tifosi per quello che faceva in campo e di stupire i giornalisti per le sue memorabili uscite ogni volta che si trovava davanti a un microfono. Tanto genio e altrettanta folle sregolatezza, Cantona ha continuato a giocare e segnare fino al 1997, anno del suo ritiro. Da allora si è dato al cinema, prima con ruoli in alcuni film francesi, poi con parti sempre più grandi in film inglesi (Elizabeth con Cate Blanchett, ad esempio). Fino al primo ruolo da coprotagonista ne Il mio amico Eric, ultimo lavoro del regista Ken Loach in cui Cantona recita la parte di se stesso, mito, guida spirituale e non solo, quasi un guru per il suo omonimo, il postino Eric.
“Il mio amico Eric” è stato presentato lo scorso maggio a Cannes e lei ha fatto il tappeto rosso. Come è andata? Si è divertito?
«Tutti mi dicevano che Cannes era stressante, ma forse perché non hanno mai giocato una partita di calcio».
C’è qualche analogia tra le due situazioni: una prima cinematografica e una finale importante?
«Be’ sì, prima di salire sul red carpet ricordo l’eccitazione, che era simile a quella che provavo prima di entrare in campo. In fondo io, Ken Loach e Steve Evets siamo proprio come una squadra».
Nel film e nella vita lei è famoso per i suoi aforismi. Qual è il suo preferito?
«Se vuoi sognare fallo in grande. Con me ha funzionato: da bambino il mio primo sogno era di diventare giocatore di calcio. Il secondo di fare l’attore. Sono riuscito a realizzarli entrambi».
Segue ancora il calcio?
«No, mi capita di vedere qualche partita in televisione una volta ogni tanto».
Come mai il calcio non le interessa più?
«È come quando finisce una storia d’amore: non c’è più passione».
Il calcio che giocava lei è diverso da quello di adesso?
«Mi sembra che parte della passione, del fuoco che c’era in campo sia sparita. Colpa dei media e degli sponsor che per far sì che ci siano partite praticamente ogni giorno hanno investito un sacco di soldi».
A questo punto della sua vita preferirebbe dirigere un film o una squadra di calcio?
«Un film. Ho già avuto un’esperienza da regista con un corto e mi piacerebbe ripeterla».
Con chi si trova meglio con i giornalisti sportivi o con quelli di cinema?
«In entrambi c’è del buono e del meno buono»
Questa è una risposta molto diplomatica. Sicuro che la sua terza vita non sia da politico?
«Per ora voglio continuare nel cinema, poi si vedrà».
Da ragazzino chi erano i suoi idoli? E adesso ci sono giocatori che ammira?
«Ne avevo tanti: è importante avere qualcuno a cui guardare, un modello. Riguardo a ora non mi pace a fare nomi. In generale ammiro quei giocatori che non hanno perso la passione o che non l’hanno persa troppo presto come è successo invece a me. Maldini, ad esempio: ha giocato fino a 40 anni e si capiva che aveva ancora il fuoco dentro».
Da personaggio a personaggio: lei di Mourinho cosa pensa?
«È un grande».
... per tutto il resto ci sono gli amici froci/4
IO: "È stato tutto un grosso fraintendimento. Cioè lui ha detto "vieni, c'è anche il mio amico Luca" e io ho pensato a quel Luca. Invece quando sono arrivata lì mi sono trovata davanti un altro Luca".
AF: "Mi sfugge la portata della tragedia"
IO: "Immaginavo"
AF: "Spiegamela"
IO: "Che siccome pensavo fosse quel Luca lì, prima di uscire ho fatto tutta una serie di cose che si fanno solo quando pensi che non tornerai a casa da sola"
AF:"Tipo lavarti i denti?"
IO: "Tu prega che non trovi un altro amico frocio...".
AF: "Cerca pure"
IO: "Hai ragione. Vabbè, comunque mi sono fatta la ceretta. Alle dieci di sera"
AF: "Tutto qua? Non ci credo"
IO: "No, infatti. Ho anche passato l'aspirapolvere. E il mocio vileda"
AF: "Oddio non mi dire che hai anche lavato i vetri"
IO: "Vabbè adesso non esageriamo. I vetri solo se mi citofona Jude Law"
AF: "Mi sembra giusto"
IO: "Cerette sprecate. E moci vileda passati invano"
AF: "A quel punto dovevi portarti a casa l'omonimo"
IO: "Per ammortizzare il consumo di Emulsio detergente parquet? Non credere non ci abbia pensato"
AF: "Io invece sabato sera ho limonato con uno"
IO: "Giura"
AF: "Sì. Sono tornato a casa alle sei"
IO: "Sono? Prima persona singolare? Tu e basta?"
AF: "Sì"
IO: "Scusa? Credo di non aver sentito bene. C'è la linea disturbata forse?"
AF: "Stiamo facendo dell'ironia?"
IO: "Ma scusa sono mesi che mi sorbisco il lamento di te che non scopi e quando finalmente hai l'occasione arrivederci e grazie?"
AF: "Non era la serata giusta"
IO: "Oddio e che sarà mai? Le cavallette? Il ramadan? Saturno contro?"
AF: "Avevo appena cambiato le lenzuola! Poi mi toccava rilavarle".
IO: "Come ti capisco"
AF: "Per una trombata e basta mica si può sprecare l'ammorbidente"
IO: "Il mondo te ne sarà grato"
AF: "E la fatica di rimettere il copripiumone vogliamo parlarne?"
IO: "Mi fidanzerei solo per quello"
AF: "Mi sfugge la portata della tragedia"
IO: "Immaginavo"
AF: "Spiegamela"
IO: "Che siccome pensavo fosse quel Luca lì, prima di uscire ho fatto tutta una serie di cose che si fanno solo quando pensi che non tornerai a casa da sola"
AF:"Tipo lavarti i denti?"
IO: "Tu prega che non trovi un altro amico frocio...".
AF: "Cerca pure"
IO: "Hai ragione. Vabbè, comunque mi sono fatta la ceretta. Alle dieci di sera"
AF: "Tutto qua? Non ci credo"
IO: "No, infatti. Ho anche passato l'aspirapolvere. E il mocio vileda"
AF: "Oddio non mi dire che hai anche lavato i vetri"
IO: "Vabbè adesso non esageriamo. I vetri solo se mi citofona Jude Law"
AF: "Mi sembra giusto"
IO: "Cerette sprecate. E moci vileda passati invano"
AF: "A quel punto dovevi portarti a casa l'omonimo"
IO: "Per ammortizzare il consumo di Emulsio detergente parquet? Non credere non ci abbia pensato"
AF: "Io invece sabato sera ho limonato con uno"
IO: "Giura"
AF: "Sì. Sono tornato a casa alle sei"
IO: "Sono? Prima persona singolare? Tu e basta?"
AF: "Sì"
IO: "Scusa? Credo di non aver sentito bene. C'è la linea disturbata forse?"
AF: "Stiamo facendo dell'ironia?"
IO: "Ma scusa sono mesi che mi sorbisco il lamento di te che non scopi e quando finalmente hai l'occasione arrivederci e grazie?"
AF: "Non era la serata giusta"
IO: "Oddio e che sarà mai? Le cavallette? Il ramadan? Saturno contro?"
AF: "Avevo appena cambiato le lenzuola! Poi mi toccava rilavarle".
IO: "Come ti capisco"
AF: "Per una trombata e basta mica si può sprecare l'ammorbidente"
IO: "Il mondo te ne sarà grato"
AF: "E la fatica di rimettere il copripiumone vogliamo parlarne?"
IO: "Mi fidanzerei solo per quello"
giovedì 10 dicembre 2009
Cose dalle quali capisci che non lo ami più/1
Quando togli l'iscrizione a google alert col suo nome.
domenica 6 dicembre 2009
E poi cosa, la maternità di sei mesi invece che di tre settimane?
Questa cosa che gli americani sono diventati democratici e hanno anche scoperto i diritti dei lavoratori è francamente fastidiosa. Se c'era una cosa di cui si era sicuri venendo negli Usa era la qualità del servizio: camerieri mal pagati o non pagati affatto che per racimolare due lire di mancia ti trattavano da regina. Adesso invece in molti posti, soprattutto turistici, la gratuity pari al 15% è già compresa nel conto. La aggiungono loro direttamente, non sei tu a deciderla in base a quanto bene sei stata servita. Risultato? Tempi di attesa assurdi per gli standard americani e camerieri che ti trattano come se fossi a Milano.
Mentre l'ex marito è qui a Art Basel con una fidanzata che assomiglia a Lily Allen ma non è Lily Allen
Sam Taylor-Wood racconta al Times del suo film su John Lennon.
Certi amori non finiscono fanno dei giri immensi e poi ritornano
Amy e l'ex marito Blake si risposano. Sienna e Jude si sono rimessi insieme.
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