giovedì 30 ottobre 2008
Déjà vu
Io spero di aver capito male, molto male, ma nelle immagini mandate in onda questa sera da Santoro si vede chiaramente un celerino che chiama per nome - "Francesco! Vieni via, vieni via!" - il ragazzo al centro di questa foto, quello con i jeans e la camicia a righe. Escludendo che si tratti di un parente, di un vicino di casa, del figlio di un amico, escludendo insomma che i due si siano incontrati casualmente, il fatto che il celerino conosca il nome del ragazzo vuol dire solo una cosa, giusto?
Update: vedo che ne parla anche Sofri, producendo link che circolavamo in rete già ieri e che io non avevo visto, compresa la smentita di uno dei ragazzi. A questo punto però scatta il quiz: who is Francesco? Secondo me è quello con la camicia a righe, non quello con la maglietta (non quello che ha smentito, quindi). Al cui proposito: non è che la la storia degli infiltrati doveva raccontarcela Cossiga. L'avevamo già vista e vissuta al G8 (questa del G8 sta diventando fastidiosa, io stessa mi do fastidio quando lo dico, ma chi a Genova è stato testimone di certe scene non può che prendere come un insulto alla comune ntelligenza il fatto che la questione degli infiltrati nei cortei sia liquidata come semplice "paranoia ").
Update 2: se ne parla anche da Akille nei commenti a questo post
Eight years later... (forse il miglior spot pro Obama visto so far)
Otto anni fa questa spot della Budweiser con gli amici che si urlavano "wassssup" ebbe piuttosto successo
Otto anni dopo, gli amici sono gli stessi, ma le cose sono cambiate
Otto anni dopo, gli amici sono gli stessi, ma le cose sono cambiate
martedì 28 ottobre 2008
A cosa serve una moglie quando si hanno amici come questi due qui
La riforma della scuola passa per il cachemire
Ci ho pensato a lungo, ma alla fine ho trovato una scena da salvare nel per il resto insalvabile film di Matteo Rovere, Un gioco da ragazze. E l'ho pensato due giorni fa, mentre andando all'Auditorium ho incrociato gli studenti che marciavano in direzione Viale De Coubertin. E l'ho ripensato ieri, quando ho preso l'autobus e sull'autobus c'era una scolaresca intera e con tanto di insegnante post sessantottina con i pantaloni bassi e la borsa di lana fatta ai ferri. Comunque, nella scena di Un gioco da ragazze c'è la protagonista che in classe legge Vanity Fair e il professore un po' pirla (in quel momento è un po' pirla, più tardi si dimostrerà totalmente pirla, ma questo è un altro discorso) fa la cosa che fanno tutti i professori pirla in situazioni simili: "Beh, se quello che stai leggendo è interessante, allora condividilo con la classe". La studentessa ricca e viziata non si fa pregare e legge un articolo che indica il cachemire come trend assoluto della prossima stagione (sì, lo so, il cachemire di per sè non è un trend, ma abbiate pazienza, il film ha ben altre lacune che la mancanza di credibilità fashionista). Comunque, il prof pirla preso atto della necessità di indossare cachemire dichiara: "Bene, vedrò di adeguarmi". Al che la studentessa risponde la cosa che qualunque studentessa sveglia e normalmente stronza avrebbe risposto: "Guardi che non se lo può permettere".
Ecco, a me sembra che il problema principale della scuola italiana sia questo, aver ridotto gli insegnanti a una categoria di sfigati pagati male e trattati peggio, salvo poi aspettarsi che il rispetto e la dignità che gli negano sia la scocietà che lo Stato gli venga riconosciuta dagli studenti, non si capisce in nome di che cosa. Una riforma che fa finta di vederlo è prima di tutto non una riforma, ma una semplice operazione matematica per far quadrare i conti e farsi bella con il capo, secondo, è per definizione in cattiva fede. E se la Gelmini può anche aver ragione a voler licenziare gli insegnanti inutili, imboscati e incapaci, dovrebbe però dall'altra parte chiarire in che modo vuol far lavorare di più quelli bravi, aggiornamenti? corsi all'estero? verifiche continue? valutazione da parte degli studenti? qualsiasi cosa, insomma, ma si pensi anche ad aumentar loro lo stipendio, si faccia in modo che il rispetto per una profesione così importante venga prima di tutto riconosciuta dallo Stato sotto forma di un ricompenso economico dignitoso (che di solito porta anche alla rispettabilità sociale. a parte i tassisti, l'equazione maggiore guadagno = maggiore rispetto nella scala sociale di solito funziona). In sintesi: rimettiamo il grembiule agli alunni, sì, e mettiamo il cachemire agli insegnanti.
Ecco, a me sembra che il problema principale della scuola italiana sia questo, aver ridotto gli insegnanti a una categoria di sfigati pagati male e trattati peggio, salvo poi aspettarsi che il rispetto e la dignità che gli negano sia la scocietà che lo Stato gli venga riconosciuta dagli studenti, non si capisce in nome di che cosa. Una riforma che fa finta di vederlo è prima di tutto non una riforma, ma una semplice operazione matematica per far quadrare i conti e farsi bella con il capo, secondo, è per definizione in cattiva fede. E se la Gelmini può anche aver ragione a voler licenziare gli insegnanti inutili, imboscati e incapaci, dovrebbe però dall'altra parte chiarire in che modo vuol far lavorare di più quelli bravi, aggiornamenti? corsi all'estero? verifiche continue? valutazione da parte degli studenti? qualsiasi cosa, insomma, ma si pensi anche ad aumentar loro lo stipendio, si faccia in modo che il rispetto per una profesione così importante venga prima di tutto riconosciuta dallo Stato sotto forma di un ricompenso economico dignitoso (che di solito porta anche alla rispettabilità sociale. a parte i tassisti, l'equazione maggiore guadagno = maggiore rispetto nella scala sociale di solito funziona). In sintesi: rimettiamo il grembiule agli alunni, sì, e mettiamo il cachemire agli insegnanti.
venerdì 24 ottobre 2008
Certo, essere Monica Bellucci e Vincent Cassel aiuta a rendere l'immagine ancora più bella e coreografica, però insomma
Nell'intervista a Natalia Aspesi su Repubblica di oggi (no online, sorry) Monica Bellucci regala, probabilmente involontariamente, una delle definizioni di amore più belle e romantiche di sempre. Dice, la Bellucci, che quando lei e Vincent non si vedono per un po' - causa impegni di lavoro - quando si rincontrano si danno appuntamento in un luogo pubblico, di solito al ristorante. Lei, però, al ristorante ci arriva prima, si siede e lo aspetta perchè vederlo arrivare da lontano e vederlo camminare verso di lei, le piace e la emoziona come fosse la prima volta. E stanno insieme da 15 anni.
Un paese normale, di tanto in tanto
Questa mattina ho preso un treno dalla Stazione Centrale di Milano, rinnovata e restaurata, almeno parzialmente: da quello che ho potuto vedere c'è ancora tanto da fare. Comunque, il fatto è che adesso si accede ai binari attraverso due scivoli mobili, che c'è una gran bella illuminazione, che la biglietteria sembra ampia e funzionale e che, una volta arrivati in cima, si entra in questa enorme sala, finalmente luminosa, pulita e con gli stucchi e gli affreschi visibili (che non saranno dei gran capolavori, non so, non me ne intendo, ma è sempre meglio che vedere dei muri sporchi da far schifo come prima).
Con me c'era una signora sui 50, anche lei in partenza e anche lei, come me, felicemente sorpresa di poter constatare, per una volta, l'efficienza e la piacevolezza di un luogo pubblico, in cui tutto sembra perfino funzionare. E mentre tutte e due come due cinquenni salivamo verso i binari facendo "oh, ah" ed era tutto un "signora mia, finalmente qualcosa che funziona anche qui in Italia" o "anche il personale è più simpatico e disponibile se può lavorare in un luogo esteticamente piacevole" io pensavo che questa cosa la dovevo scrivere, perché non si dica che qui si è solo pronti a criticare.
(poi, vabbe', sabato scorso a Londra ho visitato la nuova sede del Guardian, e sembrava di esser su Marte: edificio costruito con tutti i crismi ecologici del mondo, una sala da concerti, un ristorante, una hall arredata come un albergo a 5 stelle - poltrone, un tavolo gigante con vasi con fiori freschi, tappeti, poltrone - un bar, due gallerie d'arte, una terrazza sul fiume. tutto ovviamente aperto sempre, domenica compreso e anche al pubblico, non solo ai dipendenti, secondo la logica per la quale tu, privato, che ti instauri in una zona già abitata e che con il tuo edificio in qualche modo alteri gli equilibri esistenti, per diciamo sdebitarti ecco che fornisci anche un servizio alla comunità che gentilmente ti accoglie sotto forma di bar, sala da concerti e gallerie d'arte eccetera. qui al massimo abbiamo le aiuole "questo verde è offerto da Rinascente" o cose così, ma vabbe' lasciamo perdere, per ora gioiamo della nuova Stazione Centrale, evviva).
Con me c'era una signora sui 50, anche lei in partenza e anche lei, come me, felicemente sorpresa di poter constatare, per una volta, l'efficienza e la piacevolezza di un luogo pubblico, in cui tutto sembra perfino funzionare. E mentre tutte e due come due cinquenni salivamo verso i binari facendo "oh, ah" ed era tutto un "signora mia, finalmente qualcosa che funziona anche qui in Italia" o "anche il personale è più simpatico e disponibile se può lavorare in un luogo esteticamente piacevole" io pensavo che questa cosa la dovevo scrivere, perché non si dica che qui si è solo pronti a criticare.
(poi, vabbe', sabato scorso a Londra ho visitato la nuova sede del Guardian, e sembrava di esser su Marte: edificio costruito con tutti i crismi ecologici del mondo, una sala da concerti, un ristorante, una hall arredata come un albergo a 5 stelle - poltrone, un tavolo gigante con vasi con fiori freschi, tappeti, poltrone - un bar, due gallerie d'arte, una terrazza sul fiume. tutto ovviamente aperto sempre, domenica compreso e anche al pubblico, non solo ai dipendenti, secondo la logica per la quale tu, privato, che ti instauri in una zona già abitata e che con il tuo edificio in qualche modo alteri gli equilibri esistenti, per diciamo sdebitarti ecco che fornisci anche un servizio alla comunità che gentilmente ti accoglie sotto forma di bar, sala da concerti e gallerie d'arte eccetera. qui al massimo abbiamo le aiuole "questo verde è offerto da Rinascente" o cose così, ma vabbe' lasciamo perdere, per ora gioiamo della nuova Stazione Centrale, evviva).
mercoledì 22 ottobre 2008
martedì 21 ottobre 2008
Riforme this
Sarò all'antica io, per carità, ma che nella paginata di apertura della cultura sia pubblicata un'intervista senza che né nel titolo, né nell'occhiello, né nel sommario ci siano nome e cognome dell'intervistata mi sembra una roba che denota un certo tasso alcolico dell'ufficio centrale, più che un nuovo modo di fare un quotidiano
(sì, sto parlando del Riformista di ieri, pag. 25)
(sì, sto parlando del Riformista di ieri, pag. 25)
domenica 19 ottobre 2008
sabato 18 ottobre 2008
Sabato 18 ottobre
Ricevere dei fiori per il tuo compleanno nel giorno sbagliato e' deprimente. Se poi a mandarteli sono i tuoi genitori puo' significare tanti anni di terapia (ancora da fare che' quella gia' fatta non e' stata sufficiente). Se pero' i poverini sono mesi ormai che non ricevono una telefonata dalla figlia allora la stronza sei tu. Se poi i fiori arrivano pure l'unico sabato in cui la portinaia e' in ferie e quindi non c'e' nessuno a ritirarli beh, questa e' sfiga.
venerdì 17 ottobre 2008
Non si butta via niente, soprattutto le cazzate
Questa della hair part theory è vecchia, ma così vecchia che io stessa ci scrissi un pezzo per Marie Claire almeno quattro anni fa (se euston station fosse ancora in vita, sigh, avrei anche il link)
The Human League
Più di un anno fa intervistai a Londra Rupert Everett, in occasione dell'uscita del suo libro, Bucce di banana. Siccome nel libro si parla a lungo di lei (per altro in termini che lasciano trasparire amore puro), chiesi a Everett notizie di Madonna. Lui disse che era da un po' che non si sentivano, che lei si era molto offesa e che l'ultima volta, al telefono, era stata addiritura gelida. La teoria riportata nel libro di Everett e che lui mi ripetè a voce anche quel giorno, è che Madonna non aveva quasi più niente di umano. "She's not human" continuava a dire, e non lo diceva con cattiveria né come un'offesa, ma come una constatazione oggettiva, quasi con ammirazione, sicuramente con la consapevolezza che l'umanità è il prezzo da pagare per arrivare dove è arrivata lei e che anche volendolo pagare, quel prezzo, non è da tutti riuscirci. L'unica cosa che ancora la rendeva minimamente umana era il marito Guy Ritchie: un uomo sostanzialmente normale, con abitudini normali (il pub con gli amici, la partita di calcio la domenica, i weekend in campagna) con il quale lei aveva anche il lusso di annoiarsi (nel dvd di The confession tour c'è una scena bellissima di Guy e Madonna che festeggiano al pub sotto casa con lui che si ubriaca con gli amici e lei che si addormenta sul divanetto come una moglie qualsiasi). Ora che Guy Ritchie non c'è più, di Madonna rimangono - ahimè - solo gli aspetti più inquietantemente extraterrestri, a metà tra il manga (quegli occhi! le guance! la faccia intera!) e il fumetto di fantascienzza (la setta religiosa! l'ossessione per la giovinezza!). Non fosse già abbastazna triste questo, c'è pure che un po' noi l'avevamo creduto che due così diversi si potessero amare davvero . Così come avevamo creduto che sotto quella gelida perfezione e quei bicipiti scolpiti fosse rimasto qualcosa della ragazza con il vestito da sposa e le croci: rotondetta, ma, appunto, molto, molto più umana. A meno di non voler pensare che chiamare il tuo ex marito da meno di un giorno "emotionally retarded" sia in fondo un segno di umanità (ha un cuore! sta soffrendo!) e allora stai a vedere che ne esce bene anche questa volta e allora sì che questa donna è davvero un genio.
È tutto un mondo di Joe
Lo so che è tanto yesterday news, ma a forza di sentire parlare di Joe the plumber mi è tornato in mente un altro Joe, di professione tassista, così sono andata a ripescare questo video e adesso non riesco a smettere di guardarlo (tra l'altro la canzone è cantabile anche sostituendo Joe the plumber a Joe le taxi
mercoledì 15 ottobre 2008
Much ado about a divorce
Alla fine è vero. Madonna e Guy Ritchie divorziano. Ma allora vuol dire che la terapia di coppia , quella per la quale lui le diceva: "tesoro come sei bella" e lei rispondeva: "e tu sei così macho" e lui: "no, sei pià figa tu" e lei: "eh ma anche tu non sei niente male" e via così non ha funzionato. Ma pensa te.
martedì 14 ottobre 2008
Amo questa donna
Here's the funny and the lovely Sarah Silverman, ladies and gentlemen
(domanda per i maschietti all'scolto: ma voi la trovata bella? Sexy? Io la trovo bellissima)
(domanda per i maschietti all'scolto: ma voi la trovata bella? Sexy? Io la trovo bellissima)
domenica 12 ottobre 2008
E poi lui la trascina sul letto e fanno l'amore sulle note di Comfortably Numb
Madolyn: "Your vulnerability is really freaking me out. Is that real?"
Billy: "I think so"
Madolyn: "..."
Billy: "You don't have any cats"
Madolyn: "No"
Billy: "I like that"
Ecco, tutte le volte che penso "dovrei prendermi un gatto o un cane piccolo" poi mi viene in mente questo dialogo tra Leonardo Di Caprio e Vera Farmiga in The Departed e penso a quanto sia labile il confine tra una zitella infelice e una donna orgogliosamente complicata e al fatto che vivere da sola e possedere un animale faccia pericolosamente pendere la bilancia verso la zitella.
Billy: "I think so"
Madolyn: "..."
Billy: "You don't have any cats"
Madolyn: "No"
Billy: "I like that"
Ecco, tutte le volte che penso "dovrei prendermi un gatto o un cane piccolo" poi mi viene in mente questo dialogo tra Leonardo Di Caprio e Vera Farmiga in The Departed e penso a quanto sia labile il confine tra una zitella infelice e una donna orgogliosamente complicata e al fatto che vivere da sola e possedere un animale faccia pericolosamente pendere la bilancia verso la zitella.
venerdì 10 ottobre 2008
Angelina:tutte noi = W:facebook
Allora, succede questo: una mamma partorisce due gemelli. Tornata a casa, si mette ad allattarli. Il padre orgoglioso osserva la scena, prende la macchina fotografica e dice: "Tesoro, dai che vi faccio delle fotografie". E così scatta. Se si fosse trattato di me o di voi queste foto sarebbero finite sul computer del nostro uomo o, al massimo, su facebook. Siccome la madre allatante si chiama Angelina Jolie e il padre fotograffo Brad Pitt le foto sono finite a far da copertina a una delle riviste più fighe in circolazione. Alla faccia di quelli che sostengono che i divi sono diversi da noi.
giovedì 9 ottobre 2008
Give me a reason
A parte la spiacevole sensazione di abbandonare la nave che sta affondando, per quale motivo io, correntista Unicredit, dovrei continuare a tenere i miei soldi presso una banca in evidente difficoltà e che mi fa pagare il conto online 1 euro al mese quando sotto casa ho la Barclays che il conto online me lo dà gratis ? Dico sul serio. Se qualcuno me lo spiega, anche mandandomi una mail, mi fa un grande favore.
They call it vanity sizing (traduzione: marketing per allocche)
Capite bene che se Marni fa dei pantaloni per cui tra la taglia 42 e la taglia 40 io sono costretta a comprarmi la taglia 40 perché la 42 è davvero troppo larga in vita, io poi vorrò comprare Marni per il resto dei miei giorni e per far questo dovrò indebitarmi e di questi tempi non è davvero il caso, no no no.
mercoledì 8 ottobre 2008
"I refuse to join any club that would have me as a member"
Solo perché all'epoca di Groucho Marx non era ancora nata la Fondazione Daje.
Segni di rincoglionimento
Oh, non so come dirvelo, ma sono pazza del nuovo disco degli Oasis. Che forse sono malata? Devo farmi ricoverare? Esisteranno delle cliniche di recupero? "Buon giorno, mi chiamo Simona Siri, sono stata bluriana una vita, ho amato alla follia Damon Albarn e adesso, a quasi 40 anni, scopro che mi piacciono gli Oasis. Potete fare qualcosa per me? Grazie".
martedì 7 ottobre 2008
Faccia da crisi
Anche questo blog - e la sua ora più che mai indigente tenutaria - contribuisce, con questa foto, alla gallery della disperazione ideata da Massimo Mantellini
(sì, lo so, la foto è brutta. l'ho scattata in emergenza con il cellulare. nel caso non si capisse: sto tagliando l'American Express che, essendo targata Alitalia, si presta anche a una doppia interpretazione)
(sì, lo so, la foto è brutta. l'ho scattata in emergenza con il cellulare. nel caso non si capisse: sto tagliando l'American Express che, essendo targata Alitalia, si presta anche a una doppia interpretazione)
Remembering Alitalia
In tutto questo, la faccenda Alitalia come è finita? E' finita? Cioè, io posso usare le mie miglia per andare a NY a Natale sì o no?
venerdì 3 ottobre 2008
Piangere alla nostra età
Il singolo di Tizianone è ovviamente bellissimo, ma questo era immaginabile. Quello che forse era difficile prevedere, ed è la sorpresa più bella, è quanto Tiziano Ferro sia cambiato e maturato nel corso degli anni. Da Xdono (che per altro era bellissima, qui si è fan di Tizianone dalla prima ora e non si rinnega nulla!) a questo nuovo singolo c'è tutta la vita in termini musicali ma anche e soprattutto in termini di linguaggio, scelta delle parole, costruzione delle frasi. Per dire, se devo paragonare Alla mià età con qualcosa penso a un capolavoro come Giudizi Universali perchè frasi come "lo sanno tutti che in caso di pericolo si salva solo chi sa volare bene, quindi esclusi gli aviatori, i falchi, nuvole, gli aerei, aquile, angeli, rimani te/ ed io mi chiedo ora che farai che nessuno ti verrà a salvare/ complimenti per la vita da campione/ insulti per l'errore di un rigore/ e io mi sento come chi sa piangere ancora alla mia età/ e ringrazio chi sa piangere di notte alla mia età" non ci sono in tanti che possono scriverle, eh, cioè prima c'era solo Samuele Bersani, ora abbiamo anche Tiziano Ferro.
giovedì 2 ottobre 2008
C.C.C.M.L.S.D.MTV.M (col cavolo che me lo scarico da MTV mobile)
Riceviamo e volentieri pubblichiamo:
A.M.E. - Alla Mia Età Il nuovo e attesissimo singolo di Tiziano Ferro, sarà disponibile in anteprima e in download integrale gratuito solo su MTV Mobile ‘Powered by Tim’, a partire da venerdì 3 ottobre, per i primi 1000 utenti che si collegheranno ad MTV Mob, il portale wap di MTV Mobile.
A.M.E. - Alla Mia Età Il nuovo e attesissimo singolo di Tiziano Ferro, sarà disponibile in anteprima e in download integrale gratuito solo su MTV Mobile ‘Powered by Tim’, a partire da venerdì 3 ottobre, per i primi 1000 utenti che si collegheranno ad MTV Mob, il portale wap di MTV Mobile.
(Ora dico, una che cosa ha a fare amici nei piani alti della discografia, ex che fanno i vicedirettori di giornali, amici che fanno i direttori, conoscenti sparsi in tutti gli uffici stampa della discografia italiana se poi nessuno, dico nessuno, di questi inutili esseri riesce a farmi avere una copia in anteprima del disco di Tizianone? Non dico una copia regolare, eh? Anche un cd masterizzato, una cassettina, uno di quei cd con un nome farlocco, che so Coldpaly e invece apri e c'è Tizianone, qualunque cosa insomma. ., che poi sapete che me lo compro, no? ).
Update: arrivato mp3 direttamente dalla EMI, che per altro sono tra i pochi a mandare le cose in streaming e/o download, sempre siano lodati.
Update: arrivato mp3 direttamente dalla EMI, che per altro sono tra i pochi a mandare le cose in streaming e/o download, sempre siano lodati.
Dio c'è
(Questo blog apprende la notizia della avvenuta ricnonciliazione tra Sean Penn e la moglie Robin Wright Penn con entusiasmo palesemente esagerato, ma che ci volete fare sarà il crollo della borsa, sarà la dieta fai-da-te a base di verdura e riso bollito, sarà che hanno eliminato Flavia Vento dall'Isola, sarà che non ho ancora trovato un paio di stivali neri che mi facciano svoltare l'autunno, sarà che in compenso, pur essendo già autunno, in casa mia vive bella e nel pieno del suo vigore fisico una zanzara che non manca di svegliarmi tre volte a notte, sarà che se a inizio ottobre sto già con le ossa rotte e il raffreddore che ne sarà di me a febbraio?, sarà che, caro Sean, la nostalgia è una brutta bestia per tutti e siccome abbiamo capito che con Madonna tanto non ci torni, allora meglio vederti al braccio di Robin che di quella stangona già fidanzata con James Blunt con cui facevi picci picci quella sera a Cannes).
PS qui si dice che erano già tornati insieme da un po' , precisamente ad aprile, ma il festival di Cannes era a maggio e alla festa di Fendi lui parlava fitto fitto con la stangona. I was there.
Farli a fette
È uscito un libro di cucina composto solo da ricette in cui si utilizzano testicoli di animali. Si intitola Cooking With Balls.
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